06 10 2012 | Asl Romagna, Vitali e Gnassi: Contrari a qualsiasi ipotesi penalizzi Rimini

Sabato, 06 Ottobre 2012

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Asl Romagna, Vitali e Gnassi: Contrari a qualsiasi ipotesi penalizzi Rimini


Basta con i “maldestri diktat” e fughe in avanti, dicono il presidente della Provincia, Stefano Vitali, e il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, agli alter ego istituzionali romagnoli. Il nodo è quello della costituzione di un’azienda sanitaria romagnola. “Siamo contrari – dicono – a qualunque ipotesi atta in via diretta e indiretta a penalizzare il territorio riminese, le sue eccellenze, i suoi progressi, i suoi risultati, i suoi investimenti in ambito sanitario, ottenuti grazie principalmente a consistenti investimenti, leggi sacrifici, da parte dei suoi residenti. Riteniamo obbligatorio affermare ora e per tempo questo assunto, proprio in relazione alle continue fughe in avanti di chi non ha ancora ben focalizzato come ogni passo male calcolato ha un effetto dirompente su un processo ‘in progress’. Non vorremmo che, a causa di questi spericolati kamikaze, l’effetto da ‘dirompente’ divenisse ‘letale’”.


Sono giustificate e comprensibili le ragioni che spingono verso la Asl unica e quindi sull’ipotesi “si può serenamente lavorare”. Si può lavorare a patto che il territorio riminese abbia “le necessarie ‘garanzie’ di partecipare a pieno titolo e con pari opportunità allo svolgersi del percorso di costruzione della nuova Azienda”. Non si potrà prescindere “dal rafforzamento delle eccellenze sanitarie riminesi. Come ad esempio, tra le tante, il completamento del Dea di Rimini, la cardiologia interventistica, o la ricerca di un punto di equilibrio sull’area oncologica che permetta di definire una vocazione chiara e garantire sostenibilità economica all’Ircss (Istituto oncologico di ricovero e cura a carattere scientifico) di Meldola, ma al contempo non ‘mortifichi’ la logica della rete e quindi il ruolo attivo delle oncologie sui territori”.


Vitali e Gnassi mettono le mani avanti scortati dai “numeri, assolutamente da primato in Romagna per l’Asl riminese” e chiedono “una fase di elaborazione di un documento ‘costituente’ in cui impostare i principi generali e quindi via via entrare tecnicamente nello specifico attuativo sul quale, ribadiamo, Rimini ha le carte in regola per recitare un ruolo strategico a servizio della propria comunità e dei propri cittadini”. Niente scorciatoie, concludono.